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Palazzo Alliata di Pietratagliata

di Massimiliano Marafon Pecoraro

 
Il volume monografico su Palazzo Alliata di Pietratagliata abbraccia cinque secoli di storia dell’arte in Sicilia. Le stratificazioni artistiche che hanno interessato il palazzo, facendone uno dei più completi esempi d’architettura civile a Palermo, seguono il percorso lineare dell’evoluzione artistica europea in epoca moderna.

La dimora, sorta in epoca medievale, aggiornata alle esigenze abitative barocche, decorata internamente secondo lo stile prima rococò e poi neoclassico, è infine oggetto di un importante restauro di ripristino marcatamente neogotico di stampo leduchiano. Di tutti questi interventi rimangono testimonianze molto rappresentative: dalla torre originaria (ancora nel XIX secolo una delle più alte della città) che si erge dalla facciata principale tardogotica, alla decorazione dei tre saloni (ambienti sfuggiti al restauro neo medievalista che oggi fanno parte del ricco patrimonio palermitano rococò) fino ad arrivare ai due ambienti quattrocenteschi e in particolare al grande salone delle armi dove è possibile percepire l’atmosfera ottocentesca di revival medievalista. Dall’esterno all’interno è possibile riconoscere numerose opere d’eccellenza: le antiche formelle della torre, la bifora angolare che si inserisce nel prezioso patrimonio tardogotico mediterraneo, il salone da ballo riccamente decorato con stucchi e affreschi d’alta qualità nel quale campeggia uno dei lampadari di Murano più grandi d’Europa e, infine, la ricca decorazione del salone detto “del ’400” con il monumentale soffitto ligneo dipinto.

A costruire il palazzo, nel 1476, è la potente famiglia principesca dei Termine che nel 1748 lo vendette ai Marassi duchi di Pietratagliata, aristocratica famiglia genovese trapiantatasi in Sicilia alla fine del XVII secolo. Nel 1818 l’ultima Marassi sposa Luigi Alliata dei principi di Villafranca, cadetto di una delle più ricche e prestigiose gens siciliane, che acquisisce il titolo ducale e dal quale discende l’attuale proprietaria.

Grazie alla presenza dei due ricchi archivi delle famiglie committenti, Termine e Pietratagliata, la ricerca è stata supportata da preziosi riscontri documentari tramite i quali è stato possibile ottenere la quasi totalità delle risposte alle numerose domande relative alla costruzione e alla decorazione del monumento. Questi due archivi sono oggi di proprietà della coppia che possiede il palazzo che per una impensabile coincidenza è formata dai due discendenti delle due famiglie committenti. Poco più di trenta anni fa, infatti, Signoretta Alliata di Pietratagliata, figlia dell’ultimo duca, ha sposato Biagio Licata principe di Baucina, erede diretto dei Termine.

Grazie a questo volume è possibile conoscere i cantieri costruttivi e decorativi palermitani dal XV al XX secolo, nei quali sono inserite le vite della committenza, degli artisti e delle maestranze. Attraverso le ricche relazioni degli architetti, impegnati sia nella progettazione sia nella direzione dei lavori, o le ricevute di pagamento di tutti lavori, oltre a conoscere la storia del palazzo entriamo in contatto con un’affascinante terminologia specifica che riporta alla luce una cultura oggi dimenticata alla quale appartengono non soltanto gli architetti e i pittori ma anche i muratori, i falegnami, gli stuccatori, i doratori e gli ebanisti.

Il lavoro di ricerca ha preso avvio dai cantieri settecenteschi approfonditi dall’autore, Massimiliano Marafon Pecoraro, che ha condiviso quest’esperienza editoriale con Maurizio Vesco (storico dell’architettura, attivo nella ricerca presso la Facoltà di Architettura dell’Università di Palermo) e con Pierfrancesco Palazzotto (docente di Museologia alla Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Palermo) curatore dell’Archivio Palazzotto. Francesco Paolo Palazzotto, che appartiene alla stirpe protagonista assieme a quella dei Basile della cultura architettonica siciliana dal XIX alla metà del XX secolo, non a caso è l’autore dell’importante intervento neo medievalista dei primi anni del Novecento.

Massimiliano Marafon Pecoraro, nato a Palermo nel 1973, storico dell’arte, è laureato in Lettere Moderne all’Università degli Studi di Firenze, con una tesi sugli arredi di Ernesto Basile nelle dimore di Palermo, con Dora Liscia Bemporad. Specializzato in Storia dell’Arte Medievale e Moderna, Dottore di Ricerca in Storia dell’Arte medievale, moderna e contemporanea in Sicilia, è attualmente attivo nella ricerca presso la Facoltà di Lettere dell’Università di Palermo e in gruppi di ricerca internazionali. Dopo avere condotto uno studio sul tardo antico in Sicilia (Catalogo generale dei Sectilia pavimenta in Sicilia – in corso di stampa), ha pubblicato numerosi contributi sulla pittura e sulla decorazione del XVII secolo, (tra i quali si evidenzia la voce sulla decorazione nelle dimore di Palermo nell’Atlante del Barocco italiano – Centro Studi sul Barocco, Ministero dei Beni Culturali e Accademia dei Lincei) e sugli arredi modernisti. Tra i suoi ultimi studi scientifici: L’antico stabilimento Balneare di Mondello (Krea, Palermo 2009), Palazzo D’Orlean Borbone (Kalos, Palermo 2010), Palazzo Alliata di Pietratagliata (Mazzotta, Milano 2012), Palazzo Francavilla (40due Palermo, in via di pubblicazione).

La pubblicazione di questo volume sancisce un traguardo importante per la storia e per l’identità della Lanza & Baucina. Giunti al decimo anno di attività, abbiamo sentito l’esigenza di offrire un contributo scientifico a un capitolo importante della storia dell’arte siciliana, e di Palermo in particolare, che tanto si intreccia con l’identità storico-culturale della mia famiglia. Un’identità che ogni giorno si rinnova nell’incontro con la cultura anglosassone, attraverso le nostre attività che spesso risultano legate alla tutela e alla valorizzazione del patrimonio artistico europeo.

Antonio Licata di Baucina

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Where we are

The Palace Alliata of Pietratagliata is located in via Bandiera, heart of the historical center in Palermo and one of the most ancient roads...

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